Attesissima e ultra costosa: ecco Lamborghini Countach LPI 800-4

Dopo aver visto le prime immagini (ancora una volta ‘leakate’ da utenti dell’app Unica) online nelle settimane appena passate, Countach LPI 800-4 (la i sta per ibrida) è stata finalmente svelata al pubblico al The Quail durante la Monterey Car Week in California. Lamborghini la definisce una ‘few-off’ (gioco di parole tra one-off e few) nel senso che ne costruiranno solo 112 in onore del nome del progetto utilizzato durante lo sviluppo della Countach: LP 112.



Al di là dei dati statistici secondo me occorre partire dal prezzo stratosferico, circa 2 milioni di euro più tasse (prime consegne Q1 2022), una cifra elevata ufficialmente dovuta al fatto che Countach è costruita su una piattaforma condivisa con Sián FKP 37, che ha un costo simile. La realtà è che costa così tanto perché le dinamiche del mercato auto, compresso e martoriato dal legislatore, hanno fatto fuori la ‘classe media’. Vent’anni fa ‘bastava’ (si fa per dire) essere benestanti per comprare una supercar, oggi (salvo rare eccezioni) devi essere multi-milionario a 8 cifre. Avrebbero potuto metterla in vendita a 10 milioni e le avrebbero vendute tutte e 112, senza particolare fatica, in ogni caso. Ma questa è una conversazione a parte quindi concentriamoci sull’auto.



Che sia costruita su base Sián è evidente guardando il posteriore, molto simile, e le proporzioni. Il musetto è invece molto differente, schiacciato e squadrato, e ispirato all’originale con i tradizionali fari rettangolari e sottili che ancora oggi, nel 50° anniversario di Countach, rimangono distintivi e unici.




Il design, con i fari lunghi e bassi, si completa con i passaruota esagonali, le prese d’aria ‘Naca’ che partono dalla portiera per finire sul posteriore appena sotto le griglie lamellari Countach, il tutto completato dai quatto terminali di scarico e le porte che si aprono a forbice.



Il propulsore è montato longitudinalmente al posteriore ed è ibrido, composto da un V12 6.5 litri da 780 cavalli a cui se ne aggiungono 34 provenienti dal motorino elettrico da 48 volt per un totale di 814. L’hanno chiamata LPI 800 perché, come ammesso da Lamborghini, suona meglio di ‘LPI 814’. Come accade ormai di norma per auto simili il costruttore mette enfasi sul dato 0-200 (8.6 secondi) più che sullo 0-100 (2.8 secondi), mentre la velocità massima è di 355 km/h.



Countach è una mild-hybrid, quindi sia il motore a benzina che quello elettrico sono sempre attivi e collaborano l’un con l’altro, senza la possibilità di andare solo in elettrico. E sono sicuro che alla maggior parte dei potenziali acquirenti e certamente a molti appassionati piaccia di più così.



L’auto pesa ‘solo’ 1.595 kg, un buon risultato per una supercar ibrida, perché la lista dei componenti in carbonio è lunghissima e include monoscocca, tutti i pannelli della carrozzeria, splitter anteriore, prese d’aria, specchietti retrovisori e alcuni dettagli negli interni.


A proposito di interni, l’abitacolo in pelle è pensato per chi guida, con un display da 8.4 pollici leggermente orientato verso il pilota e realizzato ad hoc per Countach. Si può scegliere fra bicolore e mono e sono disponibili cinque tonalità per la pelletteria, mentre per gli esterni sono disponibili tre vernici dedicate – Impact White, Giallo Countach e Verde Medio – a cui si aggiungono fondamentalmente tutti gli altri colori disponibili anche per Sián.



Mi sono già imbattuto in un’enciclopedia di commenti e articoli che fanno trasparire un impatto non proprio positivo sul pubblico. Impossibile parlare di qualità dinamiche o propulsore perché ho guidato Gallardo, Huracán e Aventador ma né questa (ovviamente) né Sián, difficile anche parlare di aspetto estetico perché a volte l’impatto visivo dal vivo ribalta (in bene o in male) le prime impressioni in foto.



Di una cosa sono certo: 2 milioni + tasse (quindi realisticamente quasi 3) sono troppi. Non troppo tempo fa strabuzzavamo gli occhi quando Ferrari e Bugatti si presentavano con veicoli a 6-cifre-quasi-7. Oggi parliamo di una Lamborghini da 3 milioni come fosse normale. Basta un attimo che ci troviamo a parlare di, che ne so, hatchback Audi che sfiorano i 100. Boh.



Questo articolo è stato precedentemente scritto e pubblicato per Italia News su Drivetribe

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