MINI diventa fornitore Pace Car per Formula E con Electric Pacesetter JCW

Qualche mese fa BMW ha annunciato ufficialmente l’addio alla Formula E fornendo una motivazione tra l’altro piuttosto schietta, “riteniamo di aver raggiunto il massimo potenziale di sviluppo in questa competizione”. Nonostante la conferma che BMW potrebbe in effetti continuare a motorizzare il team Andretti come semplice fornitore, la rinuncia ha automaticamente posto dubbi riguardo alla permanenza del brand per la pace car, anche perché la i8 modificata (senza tetto e con mega spoiler) che viene utilizzata adesso è basata su una vettura che di fatto è fuori produzione.


Sarà MINI a sostituire BMW (quindi di fatto si rimane in casa) con la Electric Pacesetter basata su John Cooper Works. La notizia era nell’aria, anche perché MINI aveva solo pochi giorni condiviso un tweet criptico per quanto riguarda la foto e la didascalia ma piuttosto ben interpretabile per un dettaglio ben visibile: le luci e sirene tipiche della pace car sul tetto.



Utilizzare una MINI come pace car può sembrare un po’ ambizioso ma in realtà per la Formula E va bene, primo perché i circuiti sono tutti cittadini, stretti e ricchi di curve e con pochi rettilinei, ed è molto facile tirar fuori cavalli e soprattutto coppia da un propulsore elettrico. Inoltre di fatto non ci sono tante alternative perché di vetture elettriche sportive ce ne sono pochissime, visto che quasi tutti stanno costruendo SUV o berlinone. Impensabile, ad esempio, utilizzare Porsche Taycan e Audi RS E-Tron GT perché sono troppo lunghe e ingombranti.


Nella parte anteriore si notano i tratti distintivi del brand come i fari circolari e la griglia esagonale del radiatore oltre ad alcuni dettagli familiari per JCW, come passaruota e splitter maggiorati. I cerchi (forgiati) sono da 18 pollici bicolore nero-neon/arancio. Alcuni componenti, come ad esempio gli spoiler, sono stampati in 3D (a Oxford) utilizzando fibra di carbonio riciclata.



La carrozzeria è dipinta di argento opaco con rivestimento gradiente in Highspeed Orange e Curbisde Red metallizzato che parte da circa metà vettura e va poi a coprire il posteriore. Gli interni sono essenziali, praticamente non c’è nulla tranne i sedili e il display con le informazioni di sicurezza e/o necessarie per lo svolgimento dell’attività di pace car. Quasi tutto è coperto da fibra di carbonio a vista, inclusi freno a meno, leva del cambio e controlli per le luci di segnalazione.



Il peso è di 1.230 kg, circa 130 in meno rispetto alla Cooper SE standard, e il propulsore genera 135 kW (180 cv) e 280 Nm, consentendo un’accelerazione da 0-100 km/h in 6,7 secondi e 0-60 km/h in 3,6 secondi.



L’auto sverrà svelata a Roma il 4 aprile per poi entrare in azione pochi giorni dopo l’E-Prix di Roma del 10 aprile. Al volante ci sarà Bruno Correia, pilota ufficiale FIA Formula E Safety Car.



Sarebbe interessante vedere una versione stradale ispirata alla Pacesetter che, al di là del fattore ‘Inception’ (versione stradale ispirata alla versione da pista ispirata alla versione stradale), sarebbe essenzialmente una tinta di carrozzeria visto che alcuni dettagli come le sirene e gli interni dovrebbero essere “normalizzati” per uso su strada.


Questo articolo è stato precedentemente scritto e pubblicato per Italia News su Drivetribe

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