Eire

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Pensavo, mano sulla Bibbia; anzi ero convinto, sempre mano sulla Bibbia, che l’Irlanda fosse in Europa.
Apparentemente no. A quanto sembra è sulla Luna. Ho controllato e tra le infinite destinazioni Ryanair, compagnia Irlandese regina in Europa, una fra le meno servite è proprio Dublino. Non so perché. Questo significa che se volete andare a Dublino e non avete prenotato con 150 mesi d’anticipo dovrete essere disposti a spendere 100 milioni per tratta e credo che il budget massimo per un viaggio con Ryanair debba essere di 100 euro a persona. Andata e ritorno. Altrimenti si perde il senso di volare low cost.

Allora, riflettendo che spendere per spendere tanto vale almeno godere, vi ritroverete con una mail di volagratis.it che vi ricorderà che il vostro volo Lufthansa è confermato.

Impossibile, ho pensato io, che una compagnia aerea gigantorme e tedesca come Lufthansa possa toppare. Ovviamente mi sbagliavo.

Iniziamo a bordo di un Boeing 777 all’aeroporto di Linate dove una hostess pagata come molte sue colleghe per parlare la versione più incomprensibile possibile di quello che nella sua testa dev’essere lingua inglese. Ma fortunatamente il mio orecchio per la lingua della Regina è ottimo anche quando una Karen tedesca biascica attraverso un altoparlante che il volo subirà un leggero ritardo.

“Leggero ritardo”, per chi fra voi non è avvezzo ai termini tecnici dell’aviazione, significa sei settimane.

Odio volare, odio le file in aeroporto, odio il fatto che devi essere lì due ore prima e fare controlli prima di entrare nei gates e controlli prima di salire in aereo e controlli appena sceso dall’aereo, odio il fatto che devi dichiarare e/o disfarti di qualunque sostanza liquida, quasi sempre una bottiglietta d’acqua, che gli addetti alla sicurezza aeroportuale, gli USA e la UE ritengono tu possa trasformare in bomba atomica. Fosse per me guiderei fino in Australia se possibile.

Ci sono moltissime cose che detesto dei voli aerei ma il problema più fastidioso per i miei gusti è il comfort.

Il punto è che lo sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan ha una propria linea aerea e può permettersi di viaggiare ovunque con un intero aereo praticamente tutto per sè. Ma io e voi non siamo lo sceicco Mansur. Quindi ogni viaggio verrà condito dal sempre presente marmocchio che strilla per tutto il tempo, l’inevitabile passeggero alla vostra destra, lato corridoio, che dorme sempre e che vi guarda storto ogni volta che lo svegliate perché deve lasciarvi passare per andare in bagno, alla vostra sinistra invece, lato finestrino, vi ritroverete sempre una vecchietta che evidentemente non ha avuto la gioia di conversare con qualcuno dal 1928, quando alla giovane età di 78 anni suo marito l’ha lasciata per una Svetlana russa.

Condite tutto questo con lo spazio per le gambe. O piuttosto la mancanza di esso. Io sono alto 1,75 e persino io devo scegliere se sedermi composto e allungare un po’ le gambe, oppure sdraiarmi un po’ e ritrovarmi le ginocchia in gola. Entrambe le cose contemporaneamente sono impossibili. E se qualcuno mi dice che lo spazio per le gambe è scarso solo con Ryanair io rispondo “è chiaro che tu hai viaggiato SOLO con Ryanair”.

Onestamente potrei elencare molte cose più comode del viaggio verso Dublino con Lufthansa.

Essere colpito in testa da una trave rientra fra queste.

Comunque dopo un ulteriore scalo (niente domande…) e dopo sette ore e un altro controllo di sicurezza sui bagagli (no, nemmeno saprei spiegarvene l’utilità) finalmente siamo a Dublino.

Ah, che gioia e soddisfazione. Finalmente il mio habitat: il noleggio dell’auto.

Adoro il momento d’attesa in cui non so mai se mi toccherà una piccola Ford Ka o Fiesta (che mi piacciono molto) oppure una Clio o una 107 (che non mi piacciono molto).
Per prima fra le compagnie disponibili, come sempre, mi dirigo senza esitazione verso Europcar dove un uomo mi dice che una Fiesta è disponibile per la considerevole cifra di 170 euro per 5 giorni. Con un pieno incluso. E due guide. E assicurazione full optional. Chiedo se c’è qualcosa di meglio e vedendomi titubante il prezzo scende subito a 150. Poi 130. Poi 110. Alla fine della trattativa ho avuto seriamente paura mi potesse dire “ok ti pago io per avere la Fiesta”.

Ma non mi ha convinto. L’Irlanda offre bellissimi panorami e strade sinuose per cui un’auto più competente è da prendere in considerazione quindi provo Avis, dove mi offrono la stessa Fiesta a 300 euro. Provo Budget, dove mi offrono una Ka per 250, evito direttamente Dollar e arrivo da Hertz.
I due ragazzi, visibilmente giovani e visibilmente poco irlandesi sono gentili ma palesemente poco disposti a trattare.

Uno dei due sembrava avere dubbi su come si compilasse un contratto di noleggio auto. L’altro sembrava avere dubbi su cosa fosse un’auto.

-Che auto avete disponibile?
chiedo io
-Una Golf Rossa
risponde il biondo
-Altrimenti?
-Una Golf Rossa
-Sì, ma qualcosa di più…particolare?
-Abbiamo una Golf Rossa.

Vedendo che non si sta andando da nessuna parte prendo la brochure e utilizzo uno strumento inequivocabile per chiedere la disponibilità di un’Audi A1.

Il mio dito indice.

L’altro toglie di peso il biondo dalla sedia e mi dice che sì, un’Audi A1 è disponibile alla comoda cifra di 150 euro per 5 giorni. Questo prima di aggiungere assicurazione, pieno, tasse e imposte.

Affare fatto e chiavi mano esco in strada e per un attimo penso di aver sbagliato. Non è Irlanda è Siberia.

Potrei anche andare avanti e buttar giù il diario di viaggio ma mi annoio solo a pensare di poterlo scrivere, figuriamoci voi a doverlo poi leggere.

Mi è piaciuta l’Irlanda, mi sono piaciuti i colori pieni e quasi solidi del cielo e del mare fusi insieme al tramonto. Il contrasto con il verde dei prati. Mi è piaciuta l’atmosfera rurale, le strade ricche di curve e il panorama, mi è piaciuto il fatto che in Irlanda si parla un Inglese molto più pulito di quello che  si parla a Londra, dove in effetti nessuno parla Inglese. Senza contare che sono stati tutti molto gentili e i prezzi sono economici. Gli Irlandesi non sono come gli Inglesi, sono più caldi, più “latini”, più…Italiani, ma non sono nemmeno troppo come noi. Molto più organizzati, molto più disciplinati.

Ho apprezzato lo shopping, gradito la Guinness e adorato l’esperienza in barca sul fiume Shannon.

Talmente tanto che sto pensando di comprarmi un altro orologio Nautica (ahem).

Mi è piaciuto tutto, ma non sono convinto.

E’ molto simile all’A1. E’ tutto giusto, tutto nel posto giusto ma manca quel qualcosa in più.
All’Audi sostengono che l’A1 sia la più sportiva e divertente della categoria ma non lo è perché la Mini regna ancora sovrana in questo settore.
L’A1 è ben costruita e precisa in tutto, buoni consumi, buone prestazioni, buona qualità costruttiva. Ma la Mini è anni luce più divertente da guidare, e scommetto quel che vi pare che se in strada vedete un’A1 non vi girate a guardarla, ma se passa una MINI Cooper S in buone condizioni e di un bel colore acceso sì.

E’ “QuelNonSoChe” che manca, temo. Non riesco a spiegarlo bene.

Paragonando Irlanda, Scozia e Inghilterra agli ultimi tre film di Bond, l’Inghilterra è Casino Royale, la Scozia è Quantum of Solace e l’Irlanda è Skyfall.

Sono stato in Inghilterra cento volte e ho visitato volentieri la Scozia perché avevo già visto l’Inghilterra, così come ho visto cento volte Casino Royale e apprezzato Quantum of Solace. Sono corso a comprare i DVD di entrambi i film non appena usciti nei negozi.

Ma Skyfall…

Tornerò sicuramente presto in Irlanda, esattamente come comprerò il DVD di Skyfall senza dubbio.

Diciamo solo che certamente non starò lì a fremere nell’attesa.

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