Alfa Romeo Giulietta. E’ come Uma Thurman, eccellente. Ma non sapresti spiegare il perchè. E soprattutto..è ITALIANISSIMA.

Iniziamo dal sito. Turismoinauto.com è un sito di automobili, lusso e (in piccola parte) gastronomia ideato e gestito da Roberto Rasia dal Polo e Bruno Pampaloni che, a differenza mia che sono un cazz*ro, sono giornalisti seri da 15 anni.

Sì, alcune delle auto trattate sul sito sono tedesche e sì, il pezzo sulla Maserati GranTurismo parla di un viaggio verso Reims, che si trova in Francia, ma a parte questo una delle cose migliori di questo sito è che parla di Italia. Luoghi italiani ed eccellenza italiana in tutti i sensi.

Parliamo poi dell’auto. La Giulietta è un’auto imperfetta e come tutte le hatchback (Segmento C delle coupè/compatte sportive) lascia, almeno a me, una sensazione di incompletezza. La 1750 ha troppi cavalli per essere definita lenta ma l’ho guidata in pista ed è troppo addormentata per essere definita veloce. La versione turbodiesel (in contrasto con il mio regolare disprezzo per il diesel) l’ho trovata invece molto più adeguata. E’ più comoda, costa meno, non ha niente di meno in quanto a qualità dinamiche rispetto alla 1750, perché tanto troppi cavalli sull’anteriore vogliono sempre e solo dire sottosterzo e, nella vita reale, dove non si può costantemente strozzare il motore fino a 7.000 giri e dove il rifornimento alla pompa devi farlo tu ogni settimana e non la casa che ti ha prestato l’auto, è anche più veloce. In generale la Giulietta è quindi imperfetta ma fantastica perché ha qualcosa che manca alle altre medie. Con forse l’unica eccezione della Mégane Coupè.

E’ di gran lunga la più bella da guardare, è comoda, è interessante. Ha quel qualcosa che non si può toccare con mano. E soprattutto è Italianissima.

Sì, lo so che le sospensioni che la Giulietta usa furono disegnate per la prima volta da un americano e lo so che il marketing dell’auto è stato tutto basato sulla pubblicità con Uma Thurman, che è Italiana più o meno come il Burger King e lo so che la Fiat ha uno o due pianali su cui sviluppare le auto e li ricicla e riusa per produrre praticamente ogni auto che vende in tutto il mondo, ma appunto come Uma Thurman è grandiosa. Eppure non riesci a spiegare il perchè.

E questa caratteristica è molto italiana.

La cosa che ho apprezzato di più però, prese di posizione a parte, è l’incredibilmente elastico motore turbodiesel.

Che è prodotto in Polonia.

qui sotto potete leggere la prova della Giulietta 2.0 jtdm per turismoinauto.com

http://www.turismoinauto.com/1/alfa_romeo_giulietta_2203259.html

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