Jannik Sinner accusa i Grand Slam, “vogliamo un contributo equo e meno ritardi”

Jannik Sinner se l’è presa con l’organizzazione dei Grand Slam in un’intervista con il Guardian.

Secondo Sinner, servono diversi cambiamenti che faranno la differenza soprattutto per i tennisti più in baso nel ranking.

Una delegazione guidata dalle stelle più brillanti del panorama tennistico – inclusi Sinner, Alcaraz, Sabalenka e Gauff – ha inviato proposte dettagliate ad agosto, che però ancora non hanno ricevuto risposta.



Fra le altre cose, secondo i giocatori la distribuzione dei montepremi non è equa.

Wimbledon 2024, tanto per fare un esempio, ha generato circa 406 milioni di sterline di entrate, ma solamente il 12.3 percento (50 milioni) è andato ai giocatori.

“I Grand Slam generano la maggior parte dei ricavi: chiediamo un contributo equo per tutti i giocatori,” ha detto Sinner al Guardian.

Secondo Sinner e la delegazione, ci dovrebbe anche essere un maggior contributo in termini pensionistici, maternità e così via.

Queste ‘riforme’ farebbero soprattutto comodo a chi occupa posizioni meno nobili nel ranking ATP.

Ad Alcaraz, Sinner e Djoković ovviamente fa poca differenza, ma per gli altri sì.


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