La startup di Mira Murati perde una figura chiave dopo l’offerta da 1,5 miliardi di Mark Zuckerberg


La startup di Mira Murati, Thinking Machines Lab, ha appena perso una figura chiave per ‘colpa’ di Meta e Mark Zuckerberg.

Zuckerberg sta cercando di convincere i migliori ingegneri nel settore IA a suon di milioni, e in alcuni casi miliardi – è il segreto di Pulcinella – e Andrew Tulloch, co-fondatore di Thinking Machines Lab, ha ceduto alle lusinghe.

Zuckerberg aveva tentato di acquistare direttamente TML (che peraltro ha appena presentato il primo prodotto), ma dopo il secco no di Murati è riuscito se non altro a prendersi Tulloch.

Che è come tentare di comprare il Manchester City e, quando non riesci, ti prendi almeno Erling Haaland.



Tulloch ha messo in piedi TML con Murati e, come confermato dalla startup stessa, ha ‘deciso di seguire un percorso diverso per ragioni personali’.

Le ragioni personali, si vocifera, hanno diversi zeri attaccati. Voci non confermate, quindi prendiamole con le pinze, parlano di un pacchetto che arriva a 1,5 miliardi di dollari in sei anni tra stipendio e bonus.

Come detto, ormai nella corsa all’intelligenza artificiale è come nel calcio: si va avanti a suon di ‘mega-soldi + bonus’.


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