Jurassic World – La rinascita è la prova che alcuni franchise, alcune serie, sono a prova di tutto.
In alcuni casi, i sequel di film storicamente di grande successo sono andati male per le ragioni più disparate, ma la volontà inspiegabile della produzione di stravolgere ciò che funzionava per sostituirlo con qualcosa che non funziona è sempre la prima delle ragioni.
Jurassic World – La rinascita invece si presenta come un sequel moderno, l’ultimo capitolo della saga Jurassic Park, che tiene ben saldi i dinosauri, ovvero il tema principale, al centro di tutto.

Il film ha già incassato 529 milioni a fronte di un budget di 180 milioni di dollari.
Jurassic World – La rinascita è un sequel ma, in pratica, è quasi un capitolo a parte.
I protagonisti sono infatti più o meno nuovi, e non è presente nessuno dei precedenti protagonisti.
A fare da traino abbiamo Scarlett Johansson nel ruolo di Zora Bennett, un’esperta di missioni segrete, Mahershala Ali nel ruolo di braccio destro di Zora e Jonathan Bailey nel ruolo del Dottor Henry Loomis, un paleontologo.
Il futuro della saga Jurassic Park
Jurassic World – La rinascita è il terzo capitolo della saga eponima, che agisce da ‘spin-off’ – se così vogliamo chiamarlo – rispetto a Jurassic Park.
L’ultimo film di Jurassic Park, quindi esclusi i film di Jurassic World, risale al 2001.
Al momento non sembrano esserci sentori di un potenziale sequel diretto, in larga parte a causa del fatto che tutti i principali protagonisti sono ormai piuttosto avanti con l’età.
Laura Dern, l’attrice che interpreta Ellie Sattler, ha solo 58 anni, ma sia Sam Neill (Dr. Alan Grant) che Jeff Goldblum (Ian Malcolm) ne hanno oltre 70.
È probabilmente questa la ragione per cui la produzione ha deciso di puntare tutto su Jurassic World, una ventata d’aria fresca, che, come evidente, sta comunque funzionando.
