
Richard Porter ha collaborato con Clarkson, Hammond e May sia per Top Gear che anche per il Grand Tour.
Richard Porter, storico sceneggiatore di Top Gear, ha svelato che cos’ha pensato, non solo lui ma tutto lo staff, della fine di Top Gear durante un episodio del podcast di Road to Success Podcast.
Però, tra le altre cose, ha anche svelato il suo punto di vista, piuttosto interessante, su cosa ha rappresentato Top Gear non tanto per lui ma anche per la televisione inglese.

“È lo show che tutti ricordano e, in parte, è anche perché abbiamo coinciso con la fase finale della TV come la conoscevamo”, ha detto Porter.
“Nel senso che tu sapevi che c’era un programma e te lo guardavi [senza possibilità di repliche]. La scelta di metterci di domenica sera fu della BBC, non nostra,” ha svelato Porter.
“All’inizio eravamo in disaccordo. Alla fine è stata una scelta vincente. Rendevamo la domenica sera l’ultimo momento di weekend prima di tornare a lavoro o a scuola,” ha concluso Porter.

Come svelato e ripetuto più volte da Clarkson, il team che lavorava a Top Gear era enorme, e quello del Grand Tour era persino più grande, il che per altro spiega il budget spropositato.
Si parla di almeno 50 persone che viaggiavano costantemente con il trio, a cui si aggiungono ovviamente tutti quelli che hanno collaborato con mansioni che non richiedevano necessariamente la loro presenza ‘sul campo’.
È un gran peccato che sia finito.
