
All’inizio del conflitto in Ucraina, sotto pressione da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, Renault si era trovata costretta a cedere i propri asset in Russia al prezzo simbolico di un centesimo di euro.
Renault aveva venduto la propria quota ad AvtoVAZ, il costruttore statale che, tra le altre, produce i veicoli Lada.
Da allora, AvtoVAZ ha investito circa un miliardo di dollari per convertire la catena di produzione per assemblare altri veicoli, vista l’impossibilità di Renault di operare su suolo russo.

Ora, all’alba di quello che sembra poter essere l’inizio di un accordo per togliere le sanzioni, AvtoVAZ ha già detto di voler recuperare il miliardo di euro speso, qualora Renault decidesse di tornare in Russia.
Da parte sua, Renault non ha detto un no assoluto al potenziale ritorno, ma, al momento, ha detto che non c’è “nessun cambio all’orizzonte,” come riportato da Reuters e Business Insider.
