
Dati di vendita a dir poco preoccupanti hanno fatto scattare l’allarme in casa Porsche, che ha deciso di fare un passo indietro, anzi più di uno, sull’elettrico.
Fino a non molto tempo fa, la casa tedesca prometteva trasformazione elettrica per ogni veicolo in gamma, a partire da Macan, con l’unica eccezione, la 911.

Ma i risultati di vendita in termini globali, e anche e soprattutto in casa Porsche, hanno fatto fare un bel balzo indietro al produttore tedesco.
Il mercato sta esprimendo due verità abbastanza inconfutabili.
La prima, la domanda per le vetture elettriche c’è, ed è molto forte, come dimostra il fatto che Tesla Model Y è stata l’auto più venduta al mondo per il secondo anno di fila.
Allo stesso tempo, questa domanda non sembra sfiorare il mercato del lusso, dove i clienti stanno esprimendo, con grande chiarezza, una forte preferenza verso le auto a benzina.

Da McLaren a Bentley, da Bugatti e addirittura Rimac, che ricordiamo in teoria è nata proprio come casa produttrice di hypercar elettriche e adesso sta pensando di percorrere la strada inversa, il messaggio è chiaro: chi può permettersi qualunque auto preferisce il motore a benzina.
Per quanto riguarda Porsche, i dati davvero scioccanti (-49 percento) per Taycan hanno certamente fatto preoccupare i vertici del gigante che orbita (in maniera indiretta) nel gruppo VW.
Secondo Oliver Blume, AD di Porsche, l’obiettivo è investire almeno 800 milioni di euro nello sviluppo di nuovi motori termici, che rimarranno disponibili almeno fino al 2035.

3 risposte a "Porsche fa marcia indietro sul motore a benzina: 800 milioni di investimenti e vendite oltre il 2035"