Joe Biden ha ufficialmente lasciato la Casa Bianca, e il suo ultimo atto (uno fra gli ultimi, in ogni caso) da Presidente USA è stato vietare la vendita di auto di produzione cinese e russa negli Stati Uniti.
Quella di Joe Biden è stata una mossa un po’ strana, forse pensata solo per anticipare, e di conseguenza rivendicare, qualcosa che Trump avrebbe senza dubbio fatto in ogni caso e far guadagnare qualche voto (in prospettiva) al proprio successore.
Per la cronaca, la decisione lascia un minimo spazio di manovra grazie ad alcune deroghe ed eccezioni, ad esempio quella che consentirà a BYD di assemblare (in parte) autobus in California.
Le motivazioni sono piuttosto scontate.
Ormai le auto sono diventate software, giganteschi cellulari su ruote, il che significa che oggi più che è mai i nostri dati sono a disposizione del produttore.
Per gli Stati Uniti la Russia e soprattutto la Cina sono ovviamente rivali strategici, da qui la decisione di non permettere la vendita di auto fatte in Russia e soprattutto in Cina su suolo statunitense.
Questa ragione, per altro, è molto simile a quella che potrebbe portare a un ban di TikTok, a meno che non lo compri Elon Musk.
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