Prime impressioni sulla nuova SMART… che è tutto tranne che una Smart


In Italia l’elettrico genera opinioni divisive e contrastanti ma chi vi scrive ha una visione abbastanza neutrale.

Su (e per) decappottabiliontheroad.com, abbiamo avuto occasione di guidare alcune auto elettriche, e per la nostra esperienza si dividono in due categorie: buone auto, e auto non buone.


Porsche Taycan, ad esempio, è un’ottima auto. Ben rifinita, velocissima, comoda. Jaguar I-Pace, di contro, è probabilmente la più deludente che abbiamo guidato, perché costa troppo per la qualità che offre, e Jaguar doveva (e poteva) far meglio per quanto riguarda aspetto, prestazioni e autonomia.

Le Tesla si piazzano nel mezzo. Model S è divertente da guidare, fluida, morbida e allo stesso tempo velocissima. Ma costa un po’ troppo.

E così via.



Poi c’è Smart, l’ultima elettrica in ordine di tempo che abbiamo avuto il piacere (o il dispiacere, siamo aperti a tutti i punti di vista) di guidare.

Abbiamo guidato la Smart #1 (il nome è stilizzato così), che è la sorellona della Smart #3, che tanto per dire le cose come stanno è praticamente la stessa auto, solo che è fatta a SUV-coupe (qualunque cosa questa definizione possa significare) anziché un SUV vero e proprio.



Il che ci porta a parlare della prima caratteristica di Smart #1, che è tutto tranne che una Smart.

Di Smart ha solo il nome, e il logo. Tutto il resto è cambiato, inclusa la proprietà, perché Smart non è più di proprietà di Daimler (cioè Mercedes) ma appartiene adesso, come quasi tutto il resto a quanto pare (incluso Lotus), a un gruppo cinese.


Da un punto di vista puramente estetico Smart #1 non è male SE, ed è un ‘se’ da scrivere maiuscolo, vi piacciono i SUV.

Ha una linea mediamente gradevole all’anteriore, molto stondata, e altrettanto rotonda, anche se ingombrante al posteriore.

Ha le dimensioni di una VW Golf, quasi letteralmente visto che misura 4270mm (la Golf è 4284mm), ma con proporzioni diverse.


Alla guida, Smart #1 si comporta come tante, quasi tutte, le auto elettriche.

Una delle caratteristiche contraddistintive delle elettriche, e probabilmente uno dei motivi per cui a tanti non piacciono, è che reagiscono alla pressione dell’acceleratore nello stesso modo.

Dalla Taycan da 760+ cavalli alla piccola Renault Zoe, la dinamica è sempre la stessa e cambiano, com’è ovvio, le gradazioni di potenza e velocità.


Questa è una caratteristica intrinseca del motore elettrico. Il motore a scoppio ha più “carattere” perché tutto cambia. Il numero di cilindri, la disposizione, l’alesaggio, la corsa, la presenza o meno di sovralimentazione, e così via.

Tutte queste differenze fisiche, oggettive, producono risultati diversi.



Un motore elettrico è invece quasi letteralmente, come alcuni dicono scherzando (ma non troppo), lo stesso di una lavatrice.

Vantaggi? Tanti. Svantaggi? Altrettanti.

I vantaggi principali sono coppia, fluidità, velocità e manutenzione.

Un motore elettrico ha pochissime parti in movimento, il che si traduce in una manutenzione quasi nulla (finché dura il pacco batterie, ovvero circa cinque-sette anni o 150.000-200.000 km, molto variabile), molta fluidità in strada, nonostante le elettriche pesino tutte molto più di un’equivalente a benzina, e soprattutto in velocità supersoniche.


Quando si preme l’acceleratore su un’auto endotermica, la lista di cose che succedono perché la pressione dell’acceleratore si traduca in movimento è infinita.

In un’elettrica, è come premere un tasto.

Tradotto? Tutte le auto elettriche sono incredibilmente rapide e scattanti.

Smart non fa eccezione. Accelera da 0 a 100 km/h in appena 6,7 secondi (con 272 cavalli), che diventano 3,9 nella versione Brabus da 428 cavalli.

L’autonomia parte da un minimo di 310 a un massimo di 440 in base al modello.



Svantaggi? Be’ manca la personalità. O comunque è più difficile esprimerla. Alla guida, se chiudessimo gli occhi (si fa per dire, ovviamente) Smart sarebbe difficile da distinguere rispetto ad altre elettriche.

Gli interni sono come ve li aspettate. Digitali, con uno schermo gigante e un po’ confusionario, a volte, sedili comodo e morbidi e molto spazio.

Ecco, questo ci ha sorpreso.

Smart sembra più grande e spaziosa di quanto lo sia.

Tornando al parallelo di prima, è come trovarsi su una VW Golf che però rende l’idea di trovarsi su una VW Touareg.



Il problema principale, come sempre, è il prezzo. Smart #1 parte da €44.150, che sfiorano i €50.000 per la versione Brabus.

Ricordo ancora i tempi in cui Smart partiva da poco più di €10.000 per una vettura lunga quanto uno scooter.

I tempi cambiano.


2 risposte a "Prime impressioni sulla nuova SMART… che è tutto tranne che una Smart"

Lascia un commento