BEV vs FCEV vs PHEV vs Mild Hybrid: che differenza c’è?


Oggi ci tirano mille sigle addosso sperando si capiscano, ma il mondo delle auto è diventato complicato.

E ci sono spesso contraddizioni, e anche malintesi.

Un esempio? Le auto a idrogeno sono elettriche, esattamente come quelle a batteria.

Quindi che differenza c’è tra BEV, FCEV, PHEV e Mild Hybrid? Vediamole.


BEV o FCEV sono comunque elettriche


Con pochissime eccezioni, vedasi la Alpine Alpenglow (sotto), le auto a idrogeno sono elettriche.

Si chiamano FCEV, che sta per Fuel Cell Electric Vehicle.

Utilizzano un propulsore elettrico, e l’alimentazione arriva da taniche di idrogeno compresso.



Le auto a idrogeno hanno due vantaggi e diversi svantaggi.

Il primo vantaggio è il tempo di ricarica, equivalente a quello di un’auto a benzina, ovvero pochi minuti.

Il secondo vantaggio, la disponibilità dell’idrogeno, ci porta anche a parlare degli svantaggi.

Per anni abbiamo sentito dire che le auto a idrogeno sono ideali perché “l’idrogeno è il gas più abbondante dell’universo”.

Questo è vero, ma anche poco rilevante, nel senso che non è che basti prendere una manciata d’aria e buttarla dentro la tanica.


Il sistema di stoccaggio e pressurizzazione per trasformare l’idrogeno da elemento a carburante è costoso e complesso.

Questo spiega perché, ad oggi, ci sono solo quattro auto a idrogeno in produzione: Toyota Mirai, BMW iX Hydrogen, Hyundai Nexo e Toyota Mirai.



Ci sono poi le BEV, ovvero Battery Electric Vehicle, che sono le più diffuse. In questo caso la spiegazione è più semplice.

Si usano batterie (spesso al litio) relativamente simili a quelle utilizzate per i computer o gli smartphone, per alimentare l’auto.

Anche se questo sta cambiando molto in fretta. I produttori stanno testando diversi tipi di tecnologia per migliorare l’efficienza alla fonte, ovvero la produzione delle batterie, e l’efficienza d’utilizzo.

Stellantis stessa, proprio mentre scriviamo, ha annunciato l’intenzione di testare batterie allo stato solido (ovvero una che usa elettroliti solidi anziché liquidi e gel).


PHEV e Mild Hybrid – Qual è la differenza?

Ci sono poi le ibride, che si distinguono generalmente in due categorie, Mild Hybrid o PHEV.

Le PHEV, Plug-in Hybrid Electric Vehicle, stanno prendendo piede, e sono sempre più comuni.

Utilizzano due propulsori, uno a benzina e uno (a volte più di uno) elettrico. Sono in grado di operare separatamente, e tutte le PHEV possono essere usate in solo elettrico (anche se quasi sempre per tragitti molto brevi) e caricate come un’elettrica.



Allo stesso tempo, possono essere anche rifornite dal benzinaio, come una ‘normale’ auto a benzina.

Nel 2023, Ford Kuga (sopra) è stata la PHEV più venduta in Europa.


Le Mild Hybrid sono invece ibride in cui il motorino elettrico aiuta quello a benzina, ma non può mai funzionare da solo.

In una Mild Hybrid, il motorino elettrico toglie ‘responsabilità’ al motore a benzina, riducendo il consumo complessivo del 10-15 percento.


Un esempio pratico? In una Mild Hybrid il motorino elettrico può essere usato per l’avviamento, o per l’aria condizionata, così da permettere al motore a benzina di occuparsi solo di tradurre il carburante in movimento delle ruote.


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