
I rivenditori europei di Stellantis hanno scritto una lettera aperta a Ursula von der Leyden, Presidente della Commissione Europea.
Le concessionarie Abarth, Alfa Romeo, Citroën, Ds, Fiat, Lancia, Jeep, Opel e Peugeot hanno chiesto a von de Leyden di posticipare l’entrata in vigore dei nuovi limiti sulle emissioni al 2027, anziché al 2025.
Secondo le concessionarie, i clienti non sono ancora pronti per passare all’elettrico, comunque non in un numero sufficiente da permettere una transizione naturale, visto che le vendite procedono ancora a rilento.
Si tratta di pioggia sul bagnato per Stellantis, un gruppo in piena crisi che ha da poco annunciato che il contratto dell’attuale AD Carlos Tavares non verrà rinnovato.
Che è un po’ come quando una società di calcio annuncia a chiare lettere che l’allenatore oppure un giocatore chiave andrà via a fine stagione.
Di solito non finisce mai bene.

Le concessionarie Stellantis hanno ragione, in parte, perché, come ripetono in tanti e da anni, c’è chiaramente troppa spinta ideologica e troppo poco concretezza quando si tratta di corsa all’elettrico.
Tuttavia, come sempre, la verità sta nel mezzo.
È vero che i clienti sono molto più reticenti all’elettrico di quel che si voglia ammettere, ma è anche vero che, come dimostrato dai produttori cinesi e come ripetuto da Elon Musk, “se fai auto elettriche appetibili, la gente le comprerà.”
Come sempre si tenta di trasformare quello che dovrebbe essere un problema tecnologico in una questione quasi religiosa, di tifo.
Il risultato è che hanno sia ragione che torto tutti, ma non ci guadagna nessuno.

Certamente non Stellantis, che a distanza di tre anni dalla fusione, non ha ancora capito che strada percorrere.
E certamente non l’Unione Europea, con una ‘governance’ che, consapevole di non poter ‘toccare boccia’ nel mondo per le cose che contano, fa l’unica cosa che sa fare: complicare le cose semplici.
Un vecchio adagio diceva: gli Stati Uniti innovano, la Cina copia e l’Europa regolamenta.
Gli Stati Uniti sono ancora innovatori, la Cina si sta trasformando da imitatrice in innovatrice, mentre l’Europa sta raggiungendo un picco di ultra-burocratizzazione e regolamentazione dove non serve veramente indicibile.

2 risposte a "“Nessuno compra le elettriche,” dealer Stellantis scrivono a von der Leyden"