Il patrimonio di Mira Murati dopo aver lasciato OpenAI


OpenAI è nell’occhio del ciclone per le diatribe con Elon Musk (che l’ha portata in tribunale due volte) e per la pressione derivante dalla relazione con Microsoft che sta diventando un po’ troppo stretta per due aziende che in teoria sono indipendenti l’una dall’altra.


A questo si aggiunge l’inspiegabile (si fa per dire) auto-licenziamento in massa.

Tre delle quattro figure chiave di OpenAI hanno lasciato l’azienda con effetto immediato, tutti e tre senza fornire spiegazioni particolarmente convincenti, e con messaggi in legalese che come sempre dicono tutto senza dire niente.

Fra questi tre spicca il nome di Mira Murati, la CTO, ovvero direttore tecnico.


Se (=quando) la transizione di OpenAI da no-profit a scopo di lucro verrà finalizzata, Sam Altman si ritroverà con un patrimonio di circa 10 miliardi, diventa quindi difficile capire la scelta di Murati che se ne va con il portafoglio pieno, sì, ma potenzialmente rinunciando a una cifra con uno zero in più.



Murati ha attualmente un patrimonio di circa 5 milioni di dollari, ma se fosse rimasta come CTO sarebbe stato inevitabile prevedere un patrimonio di decine, o centinaia di milioni.


Secondo molti, dietro la decisione ci sono due potenziali spiegazioni.

La prima, Murati è semplicemente contraria alla transizione e se ne è andata per ragioni etiche.

La seconda, ha ricevuto un’offerta irrinunciabile da un competitor. In questo caso lo scopriremo a breve.