
L’evento Apple, come spesso accade, ha portato novità che novità non sono.
Il nuovo iPhone 16 è molto simile al 15, soprattutto dalle nostre parti visto che Apple Intelligence, il principale punto di forza, non sarà disponibile nell’Unione Europea fino almeno al 2025.
Poi abbiamo il nuovo Apple Watch Ultra 2, che non è nuovo per niente, e Apple Watch Serie 10, questo sì, nuovo, ma con modifiche non particolarmente scioccanti per chi viene da Apple Watch 9.
Poi ci sono le AirPods Max, identiche alle precedenti a parte il cavo USB-C e i nuovi colori.

La vera novità, nel senso più stretto della parola, riguarda AirPods Pro 2.
Dal punto di vista dell’hardware, AirPods Pro 2 non cambiano, ma c’è una novità potenzialmente importante per quanto riguarda il software.
Apple ha deciso di trasformare AirPods Pro 2 da prodotto audio, a prodotto audio con un forte focus sulle salute dell’udito.
Non se l’aspettava nessuno.

Con i software update in arrivo, AirPods Pro 2 diventeranno di fatto un prodotto equiparabile a prodotti venduti da Amplifon.
Con il nuovo aggiornamento, Pro 2 diventato infatti uno strumento pensato per chi ha problemi d’udito, e addirittura in grado di diagnosticare problemi di udito a chi non sa di averli.
E non si tratta solo di una postura di marketing, Apple ha infatti detto di essere in procinto di ricevere il via libera dalla FDA, l’equivalente del nostro Istituto Superiore della Sanità.
Si tratta di una mossa con la quale Apple dichiara l’intenzione di entrare in un mercato totalmente diverso.
E la reazione dei mercati racconta molto bene come questa mossa debba essere presa sul serio prima di tutto dalle aziende che operano nel settore.
Dopo l’annuncio, le azioni Apple sono salite, mentre quelli di Amplifon sono crollate.

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