Jeremy Clarkson è costretto a fare un passo indietro nella gestione del suo pub


Jeremy Clarkson ha ammesso di aver dovuto contraddirsi sulla gestione del pub, praticamente da subito.

L’idea di Clarkson era quella di vendere solamente prodotti provenienti da agricoltori locali, o se non altro inglesi.


In teoria, la birra, gli hamburger, e in generale qualunque cosa venisse venduta al pub avrebbe dovuto essere prodotta in Inghilterra, il problema è che questo è di fatto impossibile.

La prima cosa su cui ha dovuto cedere terreno è il gin tonic.

In uno dei suoi articoli sul Times, Clarkson ha detto che avrebbe voluto usare solo ingredienti prodotti in Inghilterra, ma è impossibile.

“Mi sono accorto che non puoi avere un pub e non avere il gin tonic. E per fare il gin tonic serve acqua tonica, che contiene chinino, che è difficile da produrre in Inghilterra,” ha ammesso Clarkson.



A quanto pare non sono tutte rose e fieri anche dal punto di vista finanziario, visto che, per sua stessa ammissione, il pub sta attualmente operando in forte perdita.

La buona notizia, si fa per dire, è che con la fine del Grand Tour dietro l’angolo, potrà concentrarsi al 100 percento sulla sua carriera da ristorante e agricoltore.


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