
Nel 2013, General Motors creò una divisione chiamata Cruise, pensata per costruire veicoli elettrici a guida autonoma, e per sviluppare tecnologia di guida autonoma per i veicoli di GM stessa.
Cruise aveva anche iniziato a sviluppare Origin, il robotaxi autonomo che avrebbe dovuto competere nel crescente mercato del ride-sharing ma con veicoli senza autista, ma l’azienda americana ha appena deciso di rinunciare al progetto.
Cruise è costato a GM una cifra con diversi zeri.
Alla data del 30 giugno 2018, quindi ormai già sei anni fa, la divisione di GM aveva già ricevuto circa 11,8 miliardi di dollari in finanziamenti, per la maggior provenienti da aziende esterne.
Di questi 11,8 miliardi, una cifra variabile fra i 580 milioni e il miliardo di dollari è stata destinata a Origin, il progetto che GM ha deciso di ‘sospendere’.

Quando un’azienda di alto profilo, soprattutto se quotata in borsa, parla di ‘sospensione a tempo indeterminato’, è quasi sempre un modo un po’ più educato per dire che rinunciano al progetto e lo gettano nel cestino.
Il problema è che GM non è mai riuscita a rendere Origin affidabile.
A fine 2023, lo stato della California ha dichiarato Origin fuorilegge perché troppo pericoloso. E la California è senz’altro uno degli stati più ‘liberali’ quando si tratta di guida autonoma.
Dopo qualche mese in stato ‘comatoso’, GM ha finalmente deciso di staccare la spina, annunciando la ‘sospensione’ del progetto Origin nel luglio 2024.

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