
Carlos Tavares, AD (o CEO, come si suol dire in questi giorni per ragioni inspiegabili, visto che un’abbreviazione di amministrazione delegato esiste anche in italiano) di Stellantis, ha tirato l’ennesima frecciata ad alcuni marchi che fanno parte del gruppo, pur non nominandoli.
Qualche tempo fa Tavares aveva già ‘ammonito’ Lancia e Alfa Romeo, dando loro, parole testuali, ’10 anni per rimettersi in riga’, pena la cessione o la dismissione.
Stavolta Tavares, senza fare nomi, ha detto Stellantis “non può permettersi di tenere marchi che non rendono.”

In molti hanno visto in queste parole un riferimento a Maserati, che nei primi sei mesi del 2024 ha fatto registrare un calo di vendite del 50 percento.
Il dubbio che Stellantis si riferisse a Maserati è diventato poi certezza pochi giorni dopo, quando Tavares ha inviato una lettera al segretario generale della Uilm (Unione Italia Lavoratori Metalmeccanici), Rocco Palombella.
“Stellantis non ha intenzione di vendere il marchio del Tridente,” ha detto Tavares.

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