Disney produrrà il sequel de ‘Il Diavolo Veste Prada’, ma il problema è che per adesso non se ne sa niente.
L’unica cosa certa è che Disney ha affidato la scrittura del copione a Aline Brosh McKenna, la stessa sceneggiatrice che ha diretto anche la scrittura del primo film, uscito nel 2006.
L’idea è quella di concentrarsi ancora di più sui personaggi di Miranda Priestly e Emily Charlton, interpretate, nel primo film, rispettivamente da Meryl Streep e Emily Blunt.
Al momento non sappiamo nient’altro, e soprattutto non c’è risposta alle due domande che tutti, inevitabilmente, faranno.
Ovvero la prima, che succederà al personaggio di Andrea ‘Andy’ Sachs, interpretata da Anne Hathaway? E la seconda, Streep, Blunt e Hathaway torneranno nei panni dei rispettivi protagonisti?
Il film uscì nel 2006, e considerando che i tempi di produzione di un film del genere sono generalmente biblici, è difficile aspettarsi un sequel prima del 2026 o 2027.
A quel punto, sia Blunt che Hathaway saranno più vicine ai 50 che ai 40, e Meryl Streep sarà vicina agli 80.
In questi casi Hollywood, e il mondo della produzione cinematografica americana in generale, sceglie generalmente una di due opzioni.
La prima, un sequel che riesca ad adattare la linea temporale della storia all’effettivo tempo passato. Quindi una sorta Il Diavolo Veste Prada II – 20 anni dopo.
La seconda, un sequel ambientato pochi anni dopo oppure addirittura un prequel, in questo caso, inevitabilmente, con attori diversi.
La seconda opzione ci sembra la più probabile, anche per ragioni di budget.
Per avere Emily Blunt in un film oggi ci vogliono dai 10 ai 20 milioni di dollari, e una cifra simile serve per Anne Hathaway, e forse anche di più per Meryl Streep.
Più facile immaginare un sequel/prequel con attrici diverse, probabilmente emergenti.
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