
I dettagli riguardanti il nuovo robotaxi Tesla sono ancora fumosi.
Nelle ultime settimane si sono rincorse voci riguardo alla data di uscita, il nome e, ovviamente, indiscrezioni riguardo all’aspetto.
Ma, in base alle informazioni disponibili oggi, questo è quello che sappiamo.
Si chiamerà Cybercab

Tesla sembra intenzionata a creare una sorta di sub-brand chiamato Cyber-.
Negli ultimi mesi, una lunga lista di prodotti Tesla sono stati chiamati ‘Cyber-qualcosa’, a partire ovviamente da Cybertruck.
A meno di cambi dell’ultimo istante, comunque sempre prevedibili e previsti con Tesla, il robotaxi si chiamerà Cybercab.
Non sarà svelato in agosto
Fino a pochi giorni fa, la data da incorniciare sul calendario era sempre l’8 agosto.
Poi negli ultimi giorni diverse testate, incluso Business Insider, hanno detto che ci sarà un cambio di programma e la presentazione di Cybercab sarà posticipata a ottobre.
Musk non ha né confermato né smentito nell’immediato ma, dopo qualche giorno e una lunghissima lista di post su X in cui gli veniva chiesto di esprimersi a riguardo, Musk ha confermato che la presentazione è stata posticipata.
Musk non ha fornito una nuova data, ma visto che le voci parlavano di ‘un paio di mesi’, possiamo aspettarci una presentazione verso ottobre o novembre.
Niente volante né pedali


Qualche settimana fa, Elon Musk ha condiviso sui propri social un video messo insieme dai dipendenti Tesla per mostrare i progressi fatti nell’ultimo anno.
Nel video erano presenti due frame che mostravano quello che sembra essere il prototipo del Cybercab che, in base a quel che abbiamo visto, non avrà né pedali né volante.
Non c’è da sorprendersi. Anche il robotaxi svelato da Rimac, chiamato Verne, non li ha.
L’obiettivo è Uber


Con Cybercab, Tesla vuol competere sia con Zoox, Waymo e le altre aziende nel crescente mercato dei taxi autonomi, ma anche con Uber.
Secondo Tesla, Cybercab sarà un robotaxi, ma in teoria anche ogni altro veicolo Tesla potrà essere usato come robotaxi.
Tesla ha già svelato la grafica dell’app, appunto molto simile a Uber, e un video dimostrativo per mostrare come funziona l’app.
I render per questo articolo sono stati creati con Perplexity

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