
Con la trasmigrazione dal dominio ‘Twitter’ a x.com, la transizione da Twitter a X è completa.
L’operazione di rebranding di Elon Musk aveva coinvolto ogni aspetto di Twitter, ora X. Erano cambiati il logo e il nome, e Musk aveva perfino fatto rimuovere l’iconico ‘uccellino’ dalla sede di Twitter a San Francisco.
Il dominio era però rimasto invariato, Twitter.com, fino a pochi giorni fa.
Adesso il dominio di Twitter è ufficialmente x.com, e chi si reca su twitter.com verrà reindirizzato su x.com, cancellando ogni traccia della vecchia identità del social network.
Musk ha acquistato Twitter alla fine del 2022 dopo un lungo tira e molla e qualche peripezia legale. Per farla breve, Musk aveva fatto un’offerta per acquistare Twitter per 44 miliardi di dollari, salvo poi tornare sui propri passi dopo aver scoperto che il numero di bot e account falsi era di parecchio superiore rispetto a quello promesso in sede di trattativa.
Ma dopo insistenti pressioni e minacce legali da parte della vecchia dirigenza, Musk decise di procedere comunque all’acquisto, tra l’altro licenziando in blocco tutti i dirigenti sopracitati, incluso l’ex amministratore delegato, come prima decisione esecutiva.
Da allora Musk le ha tentate un po’ tutte, e ha fatto di tutto.
Tanto per citarne alcune, si è auto-licenziato dal ruolo di ad, ha aggiunto remunerazione pubblicitaria per gli account con molti follower, e ha introdotto un nuovo sistema per i profili verificati che include la possibilità di ‘acquistare’ la spunta blu.
Quest’ultima mossa venne molto criticata in fase di lancio, salvo poi venir copiata da Mark Zuckerberg per Meta. Oggi è infatti possibile comprare la spunta blu per il profilo verificato sia su FB che su Instagram.
