
Fra le mille altre cose che fa, Elon Musk è fondatore di un’azienda di neuro-tecnologia che si chiama Neuralink.
L’obiettivo è nobile, ma la descrizione suona comunque distopica.
Per farla breve, Neuralink vuole utilizzare dei chip impiantati nel cervello per aiutare chi ha perso alcune facoltà motorie o fisiche a recuperarle.
Tradotto in termini semplici, il chip può essere utilizzato ad esempio da chi ha perso la vista, perché fornisce istruzioni al cervello riguardo a ciò chi gli si para davanti.
Di recente, Neuralink ha ottenuto l’approvazione dalla FDA, l’equivalente americano del nostro Istituto Superiore della Sanità (ISS), per iniziare con i test sugli umani, dopo aver condotto con successo test sulle scimmie.
Quel che è pazzesco è che la concorrenza per Neuralink arrivi da Porsche. Sì, la stessa che fa Taycan, Cayenne e 911.
Come da copione, Porsche si vanta di aver prodotto chip più veloci di quelli di Neuralink.
Secondo la casa tedesca, i chip Porsche sono in grado di raggiungere i circuiti del cervello 18 secondi più rapidamente di quelli di Neuralink.
