Ma ve lo ricordate la vecchia Scenic?
La prima generazione, lanciata nel 1996, era una sorta di uovo stondato con le ruote.

Ne vennero vendute un visibilione, principalmente perché era comoda e pratica.
Ma anche abbastanza brutta.
Negli anni, Renault la dotò di una lunghissima lista di propulsori, quasi tutti a benzina, e ovviamente un diesel, 1.9 litri, che poi alla fine era praticamente l’unico che vendeva bene.

Nel 2003 arrivò la seconda versione (sopra).
Altrettanto brutta, ma in maniera totalmente diversa.
Se la prima Scenic aveva forme tonde, la seconda era più squadrata.
Una sorta di Mégane più grande, più grassa e più angolata.
Anche in questo ne vennero vendute un bel po’.

Poi arrivò la terza, nel 2009.
Il frontale era discreto, anche in questo caso fortemente ispirato alla ‘famiglia’ Mégane, mentre il resto dell’auto era, be’, una monovolume.
Come praticamente ogni auto disponibile sul mercato europeo tra gli anni 2000 e metà 2015, era un’auto pensata per il diesel.
C’era un motore a benzina e quattro diesel.

Poi nel 2016 arrivò il primo step verso la svolta. La nuova Scenic, la quarta generazione, non era più una monovolume. Era diventato un crossover.
Renault ne ha vendute circa 190.000 tra il 2016 e il 2022.
Numeri così così.


La nuova Scenic, al debutto nel 2024, si chiama E-Tech.
Non è più una monovolume, è una crossover, ed è una delle poche con una linea vagamente gradevole.
Non tutto il male vien per nuocere, no?
