I veicoli elettrici sono ormai il pane quotidiano ma, contrariamente a quel che a volte viene raccontato, non sono per niente una novità.
Tra i primi prototipi, risalente agli anni 60, troviamo la AMC Amitron.
Il nome AMC non richiama alla memoria auto particolarmente eccelse, l’azienda Americana in attività dal 1954 alla fine degli anni ottanta, ha prodotto poco più di una manciata di modelli, tra cui la Pacer e la Gremlin, insolite nel design e nei materiali e la Javelin che è una vera e propria muscle car.
Proprio il design della Pacer e della Gremlin, trae origini dalla Amitron, ideata dallo stessa persona dietro alla Jeep Grand Cherokee, Richard A. Teague, Dick per gli amici
La Amitron fu presentata nel 1967 e sfoggiava un look futuristico e un innovativo sistema di alimentazione. Il motore aveva un autonomia di 150 miglia, grazie a un sistema di freni rigenerativi, e alle due batterie impiegate.
Una batteria al litio, settata per dare energia a basse velocità e una al Nichel Cadmio predisposta per entrare in funzione quando l’auto necessitava di più potenza.
Inoltre la vettura era leggera, anche grazie agli interni, dove i comuni sedili in schiuma, erano stati sostituiti con sedili gonfiati ad aria.
Nonostante tutto però, la Amitron rimase solo un prototipo, i costi troppo alti di produzione e la ancora imperfetta tecnologia necessaria per alimentarla, convinse AMC ad abbandonare il progetto.
Nel 1977, l’azienda riprese in mano il progetto, apportando alcune modiche ed un cambio di nome “Electron” sviluppando un set di tre vetture elettriche, la compatta Electron, un Van e una Jeep ma anche quelle rimasero solo prototipi.
