Suzuki Swift Sport – La piccola compatta che offre tanto e chiede poco in cambio

 

Suzuki Swift Sport ha una potenza giusta, è facile da parcheggiare e ha linee scaltre senza però essere eccessiva.

Può portarvi da A a B in un paio di secondi, dovesse servire, oppure con calma, coi tempi necessari.

Dipende come vi gira.


COS’È SUZUKI SWIFT SPORT?

La Swift Sport è la versione piccante della Swift standard e il primo numero da ricordare, quello più importante, è 975.

Sono i chili.

E’ stato detto altre volte ma non dovremmo mai dimenticarlo: il peso è tutto. Se va su, scendono le prestazioni, aumenta il consumo, diminuiscono aderenza e accelerazione.

Le case spesso costruiscono auto con motori piccoli e centomila turbo per risparmiare benzina e ridurre le emissioni ma non serve se poi l’auto è pesante.

Aggiungere turbo per aumentare la velocità e diminuire i consumi su un’auto pesante è come costruire una casa di vetro e poi mettere i poster alle pareti per aumentarne la solidità.

Dall’esterno sembra più grande della precedente, perché lo è. E forse anche perché è bianca, un colore che la ingrandisce. Volendo è anche disponibile in altri colori come il Blu Azzorre e il giallo Champion, quello che più si addice allo spirito di questa piccole volpe.

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Ci sono anche dettagli che richiamano alla fibra di carbonio come lo spoiler posteriore e le minigonne, e ci sono cerchi da 17 pollici.

Il motore è un 1,4 L BOOSTERJET with 230 nm di coppia e 140 cavalli, abbinato a un cambio manuale a sei marce.


Cosa sa fare SUZUKI SWIFT SPORT?

La Swift Sport è come un border collie.

Compatta e piena di energia compressa.

Si adagia tranquillamente ai cinquanta o ai centotrenta orari da codice per poi scattare in azione se necessario.

La si può parcheggiare ovunque, anche grazie alla telecamera posteriore e i sensori di parcheggio, ma soprattutto per via delle dimensioni comunque contenute e della buona visibilità.

La Swift Sport ha il radar brake support e una cosa chiamata “weaving alert function”, una funzione che tiene sotto controllo l’andatura dell’auto per assicurarsi che il conducente non si trovi a “ondeggiare” tra una corsia e l’altra.

In caso di necessità, l’auto interviene con suoni di allerta e anche correggendo elettronicamente lo sterzo.

A meno che non venga fatto di proposito ovviamente, in quel caso l’auto se ne accorge e non fa niente.

C’è un nuovo schermo da 7 pollici, come in tutte le più recenti Suzuki, che è dieci volte avanti rispetto al sistema della Swift precedente.

Include navigatore, SLDA (una funzione che permette di duplicare le funzionalità dello smartphone sullo schermo), e ovviamente Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link.


MERITA?

Suzuki Swift Sport è una micro-machine da 210 orari e da 0-100 in 8,1 secondi e costa 20.000 euro**.

E’ un upgrade sostanziale rispetto alla versione precedente e una delle poche auto sul mercato che ancora possano definirsi “cheap and cheerful”.

Cioè economiche e divertenti.

Le auto moderne sono noiose.

Trovarne una divertente senza spendere troppo è sempre più difficile perché tutte quelle auto che una volta avrebbero potuto rientrare in questa categoria sono ormai troppo grosse, troppo costose o imborghesite.

Oppure hanno smesso di produrle.

Non si salva il mondo con quest’auto, e forse non ci tireranno giù il red carpet alle feste esclusive, però è un’auto che fa divertire, il che conta di più.

Una sorta di dito medio al grigiore dell’automobilismo moderno.


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